mercoledì 24 giugno 2009

Serie che chiuderanno.

Giochiamo al veggente.

Testate che chiuderanno:

Phantom [Eura Editoriale]. Non supera il numero 8, credo chiuda al 6.



Unità Speciale [Eura Editoriale]. Non supera il 17.



Animals [Coniglio Editore]. Non supera il 6.

venerdì 19 giugno 2009

Se avessi un figlio...


Se avessi un figlio gli insegnerei che essere bambino non è la cosa più bella del mondo, essere grandi, ragionare, rendersi conto di cosa sia la libertà, capire cose come questa, lo è.

Se avessi un figlio gli spieghierei che la religione non è una fede ma una dottrina, e che in chiesa ci dovrà andare solo se ne ha veramente voglia e che il catechismo va bene solo fino alla prima comunione, dopodichè dovrà decidere da sè. Gli insegnerei che dopo la morte c'è solo il nero di uno spazio vuoto, ma che questo spazio possiamo riempirlo di colori, di questo o quel dio, padri e spiriti santi o anche solo lasciarlo così com'è, e che qualunque cosa va bene ed è giustificata se ci può far stare meglio.

Se avessi un figlio gli insegnerei sì, che il rispetto per il prossimo è cosa importante, ma che che è cosa soggettiva e che risiede nell'educazione ricevuta e che se anche è bene darne è ancora più importante riceverne, e che probabilmente non sarà quel tipo di rispetto che ti aspetti. E che molto spesso questo rispetto aumenta con l'aumentare della paura, o della forza economica e della corruzione. E che sta a lui decidere da che parte stare, il resto sono chiacchiere.

Se avessi un figlio gli direi di non preoccuparsi di essere omosessuale, se dovesse capitare, e che nessun padre, fatta eccezione di Dio, lo metterebbe su una croce qualunque sia la ragione. Piuttosto ci andrei io. E che se un padre non la pensa così non è degno di essere padre quindi a perderlo ci si guadagna.

Se avessi un figlio gli farei capire che ci sono tre modi di vivere in un paese la cui economia è basata sul capitale: cavalcare l'onda, essere l'onda, morire sotto il peso dell'onda.
E che per entrare in una di queste tre possibilità devi rispettivamente, essere sveglio e sufficientemente figlio di troia, essere ricco e cattivo, essere povero e onesto.
E gli insegnerei che l'onestà non paga.

Se avessi un figlio gli direi di non temere l'inferno e di vivere la vita.
Gli permetterei di camminare su quei muretti alti e pericolanti, perchè è meglio rischiare e avere un profitto con la possibilità di farsi male, che stare a casa e invecchiare. E prima lo capisce meglio è.

Se avessi un figlio gli direi che studiare non è probabilmente la mossa più intelligente del mondo e che mi sarebbe piaciuto sapere quale è, per potergliela dire e non fargli perdere tempo, che si vive una volta sola e cha quando lo capisci è certamente troppo tardi.

Se avessi un figlio me lo porterei in giro la sera, con gli amici, per farlo sentire un ometto e fargli fare tardi, perchè a me piaceva quando facevo tardi con mio padre, e lo porterei a vedere un film di guerra al cinema quando avrà compiuto 8 anni, come mio padre fece con me portandomi a vedere Platoon nell'86, perchè il sangue fa male, ma non così tanto se non è il tuo.

Se avessi un figlio gli insegnerei che un uomo dice più no che si, che un uomo stringe la mano di un altro uomo in maniera decisa, che un uomo deve lavorare per gratificarsi ma che non deve dimenticare la sua famiglia in favore del lavoro.

Se avessi un figlio gli regalerei un pallone di cuoio, un sacco e un pc, ma senz'altro non gli farei mancare le costruzioni, perchè la fantasia è l'arma e le armi sono importanti anche a 2 anni.

Se avessi un figlio gli insegnerei che la vita è importante e che morire per ciò in cui si crede fa figo, ma vale realmente la pena solo se vale ciò in cui si crede.

Se avessi un figlio gli spieghierei che lui ha 10 anni e io 50 perchè non me lo sono potuto permettere prima. Come quell'auto che ancora non ho potuto comprare.

lunedì 8 giugno 2009

Il BD Day. Non fatelo anche voi. Potreste vendere i vostri prodotti.


"Le opinioni sono come le palle. Ognuno ha le sue." [C. Eastwood]

Sabato 6 giugno si è consumato il BD Day.
E' un evento che nasce ricalcando strategie di invasione nei negozi e di fidelizzazione del cliente finale, che nel settore librario è all'ordine del giorno, ma che nel fantastico mondo del fumetto, dove tutto è fantastico e dove la gente non lavora ma ha passione, non ha precedenti.
Il BD Day è un evento importante che permette di fare sconti del 25%, su tutto il catalogo Edizioni BD, Alta Fedeltà e Jpop, "dal/al" ai lettori dell'editore in questione (le Edizioni BD), migliorando pertanto la visibilità dello stesso in fumetteria (quanto meno per il periodo indicato) e permettendo al negoziante di poter creare un evento che gli dia lustro e denari.
In tutto questo, come miglioria apportata al sistema librario, in ogni fumetteria che aderisce, c'è ospite un Autore della scuderia BD, pronto a tenere il palco, a firmare e a disegnare per gli acquirenti.

Il BD Day è al secondo anno e credo (spero) che si rifaccia anche il prossimo.
Personalmente ho avuto un buon incasso, nonostante la crisi (che contrariamente a quanto sostiene il governo, non è alle spalle e se lo è, ci ha calato le braghe) e nonostante i soliti problemi tecnici e gestionali.

Da marzo 2008 a giugno 2009, ovvero nel corso che intercorre tra le due edizioni, M. Schiavone (editor della BD) in collaborazione con l'AFuI (Associazione delle Fumetterie Italiane) ha migliorato tantissimi aspetti di questa festa itinerante mentre nessuno degli altri editori italici ha osato imitare l'unica operazione di successo degli ultimi anni.

Continuano invece a pubblicare prodotti che non venderanno (o che non venderanno in maniera insoddisfacente), brancolando nella convinzione di essere vittime di incapaci.