venerdì 27 maggio 2011

Un loop inquietante.

Ho capito come lavora Me.Li.
Tu gli mandi un ordine, prende il tuo ordine.

- Cosa abbiamo qui? Ah, un ordine.

Lavorano l'ordine, preparano la spedizione e ti fanno la domanda.

- Bonifico o RiBa?

Tu rispondi.

-Bonifico.

Quindi preparano e spediscono un contrassegno.

Ricevi il pacco, lo mandi indietro perchè è in contrassegno, hanno sbagliato. Avevi detto bonifico.
Me.Li. riprende il pacco, lo apre, lo conserva e quindi non appena ha finito, prende il tuo ordine.

- Cosa abbiamo qui? Ah, un ordine.

Lavorano l'ordine, sempre lo stesso, preparano la spedizione e ti fanno la domanda.

- Bonifico o RiBa?

Tu rispondi.

-Bonifico.

Quindi spediscono in contrassegno.

Ricevi il pacco, lo mandi indietro perchè è in contrassegno, hanno sbagliato. Avevi detto bonifico.
Me.Li. riprende il pacco, lo apre, lo conserva e quindi non appena ha finito, prende il tuo ordine.

- Cosa abbiamo qui? Ah, un ordine.

E' un loop inquietante.

giovedì 26 maggio 2011

Le importanze degli altri


Leggo su siti di informazione fumettistica degli articoli come QUESTO.
Se volete leggerlo integralmente andate a quel link, io cmq riassumo dicendo che si parla di una rubrica che esce su "Mega", Parola di Libraio, e nel particolare nel Mega n° 167, che è quello ora disponibile nelle librerie specializzate in fumetto.
Anche QUI ne parlano.

Quello che segue è, più o meno, la risposta che ho dato su uno dei due siti sopracitati, nel particolare su quello dove pubblicano i miei commenti, non sull'altro.

Parola di Libraio non ha mai saltato un appuntamento. Non vedo dove sia questo silenzio in risposta allo spazio dedicato ai librai, di cui parla il commesso della fumetteria ospitata in rubrica. Peraltro tantissime volte questo spazio è occupato proprio dai soci afui, titolari (non commessi) delle proprie aziende.
Altra cosa: voi siete maliziosi. Voi, fumettodautore e tutto il resto di gente che parla di questo “Parola di Libraio”.
Il collega parla a nome della libreria presso cui lavora, di tanti temi e tanti temi lamenta e sono tutti interessanti e condivisibili. Quantomeno spunto di discussione:

- fiere commerciali inutili
- assenza di reso
- distribuzione che non funziona
- scontistica bassa
- prezzi di copertina alti
- associazioni, AFuI nel particolare, inutili

Allora ecco che a voi e a fumettodautore interessa solo l’ultimo rigo.
L’AFuI. Il cancro, la bestia. Non una parola sull’assenza del reso su fda, dato che li sono editori, o una parola sui prezzi di copertina alti, da parte di chi pubblica storie di kirby da 100 pagine a 25 euro. Non una parola sulla distribuzione, non una. Dei soci AFuI hanno fatto venire fuori proprio la settimana scorsa, delle presunte illegalità di Messaggerie Libri, roba di cause, vertenze, spinte propulsive dal basso che potrebbero sconvolgere tutto il sistema, mandare all’aria baracca e burattini, è stato citato l'antitrust, ma non si parla di questo e voi nemmeno ne parlate di questo (della distribuzione lamentata anche dal commesso). Parlate del “problema A.Fu.i.”, che addirittura ad un dipendente di una libreria, non piace.
Che pochezza, che dispiacere.
HulkSpakk

mercoledì 25 maggio 2011

Le promoAzioni e chi le promuove.


"E si la musica italiana è un bordello: l’argomento è sempre quello e la noia si taglia col coltello.
Io non ci casco nel tranello -e no- Perché ti offro verità, corpo, anima e pisello."
[Turi]


Star Comics sta proponendo diversi albi a basso costo, 1.00, 1.90 euro. Anche Panini ha messo un albo a 1.00 euro, si tratta di Black Butler. Anche Goen ha fatto delle promozioni interessanti a 1.95 euro.
Le vendite, come è facile pensare, rispondono bene, e il pubblico in genere è ben disposto a provare un fumetto se deve rinunciare ad una cifra così bassa.
Nel nostro settore il primo editore a lanciare queste proposte del "prova l'albo a 1.00 euro" è stato Marco Schiavone, con il suo 666 Satan, casa Jpop, a marzo 2008. Piano piano si sono susseguiti altri editori e la cosa funziona, almeno credo. Almeno da me, ecco.
Metti un albo a basso costo e prendi potenziali lettori per i prossimi numeri.

Stacco.
Tante volte mi capita di trovarmi a parlare con qualche lettore di fumetti e succede alcune volte in queste tante, che mi capiti di parlare con qualche facilone, che individua nel commerciante l'addetto migliore alla promozione del mezzo fumetto. Si tratta di persone che confondono un lavoratore con un appassionato, peggio ancora con un divulgatore, un promotore che non sa o non vuole svolgere quel ruolo che non gli appartiene ma che stando alle conoscenze di chi supporta questa tesi, gli spetterebbe. Si tratta di individui che non conoscono la differenza tra libreria e biblioteca e che sovrappongono l'aspetto culturale di ciò che loro intendono cultura, con l'aspetto materiale, ovvero quello che è una libreria: un punto vendita, dove i libri si vendono.
Mi capita di parlare e scopro che non se  il libraio non compra un libro è cosa grave perchè non trasforma l'atto di possedere una libreria in un atto di divulgazione del fumetto.
Al libraio della divulgazione del mezzo interessa poco, al libraio interessa lavorare: vendere i libri.
Ma resta il problema suggerito da queste persone: la divulgazione del mezzo.

Stacco.
Questi albi costano 1.00 euro, 1.95 al massimo.
Sia mai che qualcuno ne compra 3, uno lo tiene per sè e gli altri li regali a qualche cuginetto, fratello, amico, cane, professore, cuoco, trasfertista, ladro, bombarolo?
Per promuovere, eh. A basso costo, poi. E per una volta, senza stare a guardare.

sabato 21 maggio 2011

Il controdoppiaggio all'italiana

Il doppiaggio è cosa da italiani.
Il controdoppiaggio è cosa da SouthlandShow!



I loro video spassosi li trovati QUI.

giovedì 19 maggio 2011

Intervista a Roberto Palaia [Fumettopoli - A.Fu.I.]




Dato che sono figo ho intervistato un collega, Roberto Palaia, della fumetteria Fumettopoli. Ovviamente credo che l'intervista sia molto interessante, anche se è per chi mastica questo mestiere. E per i curiosi ovviamente :D
L'intervista è stata fatta per il sito dell'A.Fu.I. e la trovate QUI (clicca).

Buona lettura.

sabato 14 maggio 2011

Segnalazione problemi fumetterie.



Dalla pagina Facebook di GPpublishing.

Segnalate pure qui i problemi che avete presso la vostra fumetteria, periodicamente verranno girate a chi di competenza...
Basta dire nome e città della fumetteria, e problema relativo...
Non vi preoccupate, non mandate alla forca nessuno....
Vi terremo aggiornati...


Ricapitolando:
GP
(l'editore)
chiede a estranei
(i lettori)
quali siano i problemi di altri
(i librai)
riguardo problemi che competono terzi
(i distributori).

Ahhhhhhhhhhh, GIPPI', l'impetuosa macchina dell'innovazione...

Curioso poi che la vostra fumetteria non è dei librai proprietari, ma dei clienti.
Clienti poi che non sono dei negozianti, ma dell'editore.

Ma proviamo a vederla in altri contesti.
Mario si droga. Ha questo problema Mario. E' un problema serio ragazzi, c'è poco da scherzare. Forse è il caso che Mario ne parli con qualcuno di competente. Tipo un dottore, o magari deve andare in comunità. O sarebbe il caso che sua mamma gli ponga delle domande precise a cui lui risponda in maniera inequivocabile e tenda anch'egli la mano verso l'idilliaco aiuto.
Ma questo non avviene perchè Mario non ha la mamma e alla comunità, di Mario, sbatte una sega.
Pertanto ecco apparire la gattara zitellona di quartiere, che di nome fa Maria. Maria chiama Paolo, Carlo, Fausto e Orso, gli amici di Mario, e gli chiede di raccontargli quali sono i problemi di Mario che glieli risolve lei i problemi a Mario.
Gli amici di Mario, quei bravi ragazzi di Paolo, Carlo, Fausto e Orso, potrebbero farsi i cazzi loro e mandare a fare in culo per direttissima la vecchia zitellona e invece no, quegli merda dicono a Maria la gattara che il problema di Mario è che fuma. Non che si droga, ma che fuma. Perchè loro non lo sanno che Mario si droga, dato che non sono cazzi loro e che quindi Mario non glielo ha mai detto. Che fuma.
E che spaccia nel campetto sotto casa.
E che la ragazza lo ha lasciato.
E che è frocio, Mario.
E che una volta ha dato dello sciocchino a Fausto e Fausto se l'è presa.
E che gli puzza il culo.
E che porta sfiga.
E che una volta suo cugino suo cugino.

Lo farò sapere a chi di competenza, dice Maria ai giovani baldi dalla lingua lunga.

Il quadro che ne viene fuori è il seguente:
- La vecchia gattara sa un sacco di cazzi di Mario.
- Probabilmente molti di questi cazzi sono falsi, mal interpretati e peggio esposti.
- La vecchia troia è andata a raccontare a qualcun altro questi cazzi.
- A Mario non viene risolto alcun cazzo di problema, nemmeno quello che ha davvero, ovvero che si droga.

In compenso:
- A Mario viene vietato l'uso del campetto.

- Mario continua a drogarsi.

Epilogo:
Mario viene perquisito dalla polizia dopo che questa ha saputo dalla vecchia stronza Maria che Mario spaccia nel campetto sotto casa (a dirglielo è stato Fausto), che contenta di aver risolto un problema a Mario, festeggia, e ve lo dico ora così ci togliamo il pensiero, andrà all'inferno per questo. Mario finisce in galera e viene inculato a turno dai poliziotti come i bambini di Sleepers, solo che loro sono tre lui invece è uno solo quindi gli brucia ancora più forte. Poi Mario esce di galera, dopo aver scontato anni e anni di penitenze per una cosa che non mai ha fatto, va in un fast food che puzza di feci, e infatti incontra Maria ormai vecchiardissima che mangia un panino, e finalmente Mario spara nello stomaco a Maria con una calibro 9, gli tira fuori le budella con la mano libera, ci caga dentro ettolitri di merda che ormai con quel culo dilaniato praticamente non piove ma grandina, gliele infila nel panino e glielo fa mangiare. Allora e solo allora, Mario, cagando nel piatto di Maria le confida il suo vero problema: sono gay.
Poi Mario esce e va alla ricerca dei suoi vecchi amici.