giovedì 26 maggio 2011

Le importanze degli altri


Leggo su siti di informazione fumettistica degli articoli come QUESTO.
Se volete leggerlo integralmente andate a quel link, io cmq riassumo dicendo che si parla di una rubrica che esce su "Mega", Parola di Libraio, e nel particolare nel Mega n° 167, che è quello ora disponibile nelle librerie specializzate in fumetto.
Anche QUI ne parlano.

Quello che segue è, più o meno, la risposta che ho dato su uno dei due siti sopracitati, nel particolare su quello dove pubblicano i miei commenti, non sull'altro.

Parola di Libraio non ha mai saltato un appuntamento. Non vedo dove sia questo silenzio in risposta allo spazio dedicato ai librai, di cui parla il commesso della fumetteria ospitata in rubrica. Peraltro tantissime volte questo spazio è occupato proprio dai soci afui, titolari (non commessi) delle proprie aziende.
Altra cosa: voi siete maliziosi. Voi, fumettodautore e tutto il resto di gente che parla di questo “Parola di Libraio”.
Il collega parla a nome della libreria presso cui lavora, di tanti temi e tanti temi lamenta e sono tutti interessanti e condivisibili. Quantomeno spunto di discussione:

- fiere commerciali inutili
- assenza di reso
- distribuzione che non funziona
- scontistica bassa
- prezzi di copertina alti
- associazioni, AFuI nel particolare, inutili

Allora ecco che a voi e a fumettodautore interessa solo l’ultimo rigo.
L’AFuI. Il cancro, la bestia. Non una parola sull’assenza del reso su fda, dato che li sono editori, o una parola sui prezzi di copertina alti, da parte di chi pubblica storie di kirby da 100 pagine a 25 euro. Non una parola sulla distribuzione, non una. Dei soci AFuI hanno fatto venire fuori proprio la settimana scorsa, delle presunte illegalità di Messaggerie Libri, roba di cause, vertenze, spinte propulsive dal basso che potrebbero sconvolgere tutto il sistema, mandare all’aria baracca e burattini, è stato citato l'antitrust, ma non si parla di questo e voi nemmeno ne parlate di questo (della distribuzione lamentata anche dal commesso). Parlate del “problema A.Fu.i.”, che addirittura ad un dipendente di una libreria, non piace.
Che pochezza, che dispiacere.
HulkSpakk
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2 commenti:

gigismondo ha detto...

Sinceramente questo commesso dice molte cose condivisibili però non capisco perché si accanisca contro l'AFUI? Non lo so di certo ma credo che, come TUTTE le associazioni di categoria (di qualsiasi categoria intendo!) cerca, nel bene e nel male, di tutelare i proprio iscritti e metterli nella condizione di fare il proprio lavoro (perchè i "fumettari" sono lavoratori anche se sembra incredibile!). Gli consiglierei di provare a convincere il suo datore di lavoro ad associarsi e, almeno, "a provare" se l'associazione è utile o meno. Oppure a riportare eventuali esperienze negative avute con l'AFui a supporto della sua opinione e prima di sparare a zero senza cognizione di causa. Saluti.

ro-mario ha detto...

ho risposto anch'io:

a me piacerebbe (davvero) capire l'utilità che può avere un sondaggio in cui chiedete ai lettori di fumetti quale utilità può avere un'associazione di categoria delle fumetterie. Sarebbe come chiedere a me se ritengo utile l'associazione (chessò) dei parrucchieri (perchè ogni tanto ci vado, dal parrucchiere): magari ho una mia idea al proposito, ma nel 90% dei casi quella mia idea si baserebbe sul nulla, e quindi la mia opinione sarebbe inutile e campata in aria. Un pò come quando a Porta a Porta chiedono cosa ne pensa Belen Rodriguez della crisi libica...