giovedì 6 novembre 2008

Non punirmi mio Signore.


Oggi mi è capitato tra le mani un quaderno su cui scrivevo dei pensieri durante il mio periodo di leva. Non l'avevo presa affatto bene. Quella che segue è una lettera o una poesia o una preghiera o non so cosa, a Dio, così come l'ho vissuta.
E' datata 28 Ottobre 1999. Ancona.
Meno di due mesi dopo, il 21 Dicembre, mi ruppi il piede.



Non punirmi Signore, se ho peccato
non ho voglia di soffrire.
Dolore color sangue cioccolato
e l'inferno è fatto solo per punire.
Aiutami piuttosto, oh mio Signore
perchè ho ancora tanta strada da schiacciare,
il mio amore per il mondo è sceso a zero
e non riesco neanche a farlo rinvenire.

Ebbene, Signor mio io ho paura,
ho paura che il mio tempo sia finito.
Che il mio caro divertirmi a "favolette"
non sia che il riso sulla bocca di un bambino.
Ascoltami Signore, Dio dei buoni,
su questa terra dove tutti camminiamo
non conosco nessun uomo puro in cuore:
presto o tardi tutti quanti noi pecchiamo!
Perciò, Signore mio, che cosa importa
se per andare avanti per la strada
ho bisogno di peccare e di mentire
anche al Dio che mi ha creato quasi apposta?

Lascia stare, Signor mio, i convenevoli
discorsi e paruccate da paura,
che per rappresentarti qui, per terra,
non ci hai lasciato "angeli caduti"
ma diavoli che i santi tuoi si inculan.
Mi scusi l'espressione, oh mio Signore,
ma mi pare di averglielo già detto:
io sono un peccatore surclassato
e pecco quando il cazzo ce l'ho dentro.

La chiesa è nata marcia, mio Signore.
E' nata come Lei l'ha progettata.
E lei, che è onnipotente, da là sopra
non l'ha mai nè punira, nè frenata.
Ma quanta gente in terra è già caduta,
quant'altra tutt'intorno torturata
quante donne e bambine violentate
in nome del buon Dio che se le stupra?

Ho paura, Signor mio, si, io ho paura.
Ho paura che io stesso dica il vero
che la storia della vita duratura,
duri solo tra le braccia di Morfeo.
Cambi metro di misura, oh mio Signore,
non punisca sempre il povero plebeo
quello che ha rapporti orali con la moglie
o che ama sua cugina o suo fratello.

Prenda in considerazione il fatto, mio Signore
che la vita è essere liberi
e se per fare ciò che voglio poi avrò torto,
sono pronto a correre anche questi rischi.
Ma stia attento, oh mio Signore, a quanto dico
perchè c'è gente che proclama già il suo posto,
e magari poi gli riesce e se lo prende
e Lei, rimarrà vittima del mondo.